Il 3 agosto 1964, Giacomo Mazzoli, Giovanni Battista Belotti, Franca Ghitti, Giuseppe Castagna, Fortunato Morandini, Glisente Scalvinoni, Gianni Guaini, Giovanni Garatti, Antonio Franzoni, Ariela Anati, Pietro Ferrari, Giovanni Rivetta, Emanuele Domenighini, Vittorio Tomasi, Giacomo Calvi, Paolo Rivadossi, Pietro Rinchetti, Gianni Minelli, Domenico Silini, Andrea Zona, Emmanuel Anati diedero vita all’associazione “SEMINARIO E CENTRO CAMUNO DI STUDI PREISTORICI ED ETNOLOGICI”.
Con impegno e lungimiranza hanno creduto ad una visione pionieristica, rivoluzionaria per quegli anni: fare di un patrimonio culturale, l’arte rupestre preistorica della Valcamonica, un volano di sviluppo per una vallata alpina. Ci hanno creduto ricercatori e politici, ma soprattutto i tanti appassionati, volontari, studenti che si sono avvicendati al Centro Camuno, mossi tutti da un unico ideale: riscoprire un popolo attraverso i suoi disegni, ritrovare le radici comune dell’Europa e dare una riconoscibilità internazionale alla Valcamonica.
Con un contributo fondamentale del Centro Camuno di Studi Preistorici, in cinquant’anni sono state riportate alla luce e studiate oltre 2.000 rocce istoriate con migliaia di figurazioni incise, definito un ciclo culturale millenario, realizzati 8 Parchi Archeologici,.
Il CCSP ha curato e mandato in stampa oltre 150 volumi, ha organizzato 25 simposi internazionali e centinaia di seminari e convegni, ha raccolto oltre 350.000 documenti fotografici inerenti l’arte rupestre dei cinque continenti, ha raccolto e organizzato una Biblioteca specializzata di oltre 40.000 volumi inseriti nel Sistema Bibliotecario Nazionale, ha concorso alla realizzazione di Parchi Archeologici in Italia e all’estero.
Oggi, vogliamo ripartire dal nostro passato per immaginare e progettare il nostro prossimo futuro.
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