FUTURO PREISTORICO – Tecnologie innovative applicate all’arte rupestre

4 Novembre 2024

Presentazione della mostra “PITOTI rock art immersive experience”

Nessun computer, per quanto potente, può vantare una memoria paragonabile alle rocce della Valcamonica: per millenni questo database naturale, costruito nella pietra, ha preservato migliaia di messaggi pervenutici dalla preistoria.

L’arte rupestre camuna rimanda alle origini dell’espressività umana: oltre 200.000 scene incise coprono 10.000 anni di storia e culture diverse, con profondi collegamenti con il resto dei popoli europei. È un documento unico sulle origini del pensiero umano. Una mostra immersiva, grazie alle tecnologie informatiche, può divenire strumento per aiutare la comprensione di questo patrimonio culturale da parte dei ricercatori , avvicinando altresì un pubblico sempre più proiettato nell’era digitale. Partendo da solidi documenti archeologici, il visitatore della mostra potrà quindi esperire la forza espressiva dell’arte preistorica, il suo contesto paesaggistico e il racconto della vita quotidiana della preistoria.

La preparazione di una mostra immersiva richiede tempo, energia e voglia di sperimentare. Le fasi stesse di preparazione, sia esecutive che concettuali, sono quindi di per se stesse un EVENTO che celebra l’incontro fra gli antipodi del pensiero umano: l’arte rupestre e l’intelligenza artificiale. Nasce così

FUTURO PREISTORICO

Tecnologie innovative applicate all’arte rupestre

Moderato da Giacomo Nicolella Maschietti

7 Novembre 2024

11:00 – 13:00 (ingresso libero)

MEET – Digital Culture Center

Viale Vittorio Veneto, 2 – Milano

 

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Che cos’è l’arte immersiva?

Negli ultimi anni sono proliferate le mostre d’arte multimediale immersiva. Il concetto è semplice. Le proiezioni visive su pareti e pavimenti sono diventate possibili grazie a nuove tecnologie beamer e IT e, insieme a un sistema audio, possono creare la sensazione di essere immersi e di diventare parte di un’esperienza 3D.

Gli spazi di proiezione sono spesso cubi bianchi e puliti, ma le sedi più carismatiche sono vecchie cave, sale post-industriali o chiese che hanno una patina originale che spesso contribuisce a enfatizzare le storie raccontate.

La Kunstkraftwerk di Lipsia ha molti anni di esperienza con le installazioni immersive, essendo una delle prime sedi allestite in Europa. Abbiamo prodotto oltre 20 grandi mostre. Consideriamo tre criteri importanti per produrre uno spettacolo che attragga il pubblico:
• Una buona installazione immersiva ha una storia profonda che è emotivamente travolgente e non solo decorativa;
• Un percorso di mediazione;
• Una componente selfie che aiuta a diffondere l’esperienza dei visitatori sui social media.

Le installazioni immersive spesso attraggono un pubblico ampio, non limitato a livelli di istruzione più elevati. Il Kunstkraftwerk Leipzig ha il 20% dei suoi visitatori con solo il diploma di scuola elementare. Lo spettro di età è ampio e inclusivo.

Per quanto riguarda il progetto ROCK ART IMMERSIVE experience, intendiamo rispettare questi criteri attraverso:
• uno spettacolo immersivo di circa 25-30 minuti con circa 12-15 scene;
• un percorso di mediazione che illustra i retroscena archeologici con pannelli montati e video di 3-5 minuti sulle tecniche di realizzazione delle incisioni rupestri, la produzione di abiti e ceramiche, gli strumenti etnomusicali, l’ambiente ecologico e l’origine e lo sviluppo sociale dei popoli che hanno vissuto in Valcamonica.
• diverse zone selfie nel parco.

 

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